In un momento in cui le istituzioni sono chiamate ad effettuare il rilancio del Paese con il supporto dei fondi europei – PNRR – diventa rilevante capire quale sia la fiducia nelle istituzioni e nelle loro capacità di guidare la ripresa del Paese da parte dei cittadini.
Abbiamo condotto un’indagine su un campione rappresentativo della popolazione italiana per sesso, età e area di residenza. Lo scopo era di analizzare la fiducia nelle istituzioni in Italia, a distanza di due anni dall’inizio dell’emergenza Covid-19 e in relazione al PNRR.
Fiducia nelle istituzioni
In generale il 49% degli italiani ha fiducia nelle istituzioni ma con percentuali molto differenti in relazione alla specifica istituzione. Le istituzioni che godono di maggior fiducia sono il Presidente della Repubblica (60%) e il Presidente del Consiglio (51%). Ai livelli più bassi della fiducia nelle istituzioni da parte della popolazione vi sono il Parlamento (29%) e i Partiti (18%).
In particolare, il ruolo del Presidente della Repubblica viene considerato dal 68% del campione centrale e importante per questa fase della vita del paese. Infatti, uniformemente per tutte le fasce d’età, la maggior parte dei rispondenti (46%) vede nel Presidente della Repubblica la figura in grado di contribuire a mantenere la stabilità politica e finanziaria in un periodo storico difficile per il paese e in un contesto internazionale di crisi.
Rispetto alla capacità di affrontare tale fase critica, poco meno del 30% dei rispondenti esprime un giudizio positivo sull’operato delle istituzioni (il 10% si è sentito al sicuro per le azioni intraprese, il 18% ha rivalutato l’importanza delle istituzioni). Al contempo un terzo del campione (34%) non ritiene di aver percepito un ruolo rilevante delle istituzioni in tale contesto. Il 38% degli intervistati esprime invece un giudizio negativo, ritenendo che le istituzioni si siano rivelate inadeguate in questo periodo difficile.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR
Secondo il sondaggio, il 78% dei rispondenti ha sentito parlare del PNRR ma solo il 57% è in grado di citare effettivamente almeno un tema o progetto previsto dal PNRR, con una maggiore conoscenza su questo aspetto evidenziata dagli uomini (66%), dagli over 55 (80%) e dai cittadini residenti nell’Italia nord-occidentale (67%).
Dopo aver mostrato agli intervistati le principali azioni e settori d’intervento del PNRR, il 74% ha dichiarato di ritenerlo molto importante per il rilancio dell’economia italiana. Solo il 39% valuta positivamente l’attuale gestione dei progetti del PNRR da parte delle istituzioni.
Infine, è stato chiesto agli intervistati di indicare le 3 aree d’intervento a loro avviso prioritarie che necessitano maggiormente delle risorse del PNRR:
I risultati sono notevolmente diversi per fasce d’età: i giovani di età compresa tra 15-24 anni hanno mostrato una preoccupazione maggiore verso la risoluzione verde, mentre le persone di età compresa tra i 40 ed i 54 anni la hanno attribuita alla salute. Le politiche per il lavoro sono state citate maggiormente nelle fasce di età 25-39 e 55-64 anni.
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